venerdì 31 luglio 2015

Point zéro

 Ognuno nella propria vita ha i suoi point zéro. I punti da cui tutto ha inizio.
Il mio point zéro è la stazione di Milano Centrale. Tutti i miei viaggi iniziano e finiscono lì. Milano Centrale è il punto in cui mi collego con il mondo. Milano Centrale è un po' come la dalle de bronze sul parvis di Notre Dame a Parigi: da lì partono tutte le strade. Da Milano parto io.
Voglio essere onesta: io non amo Milano. In stazione, nonostante il caos, persone che corrono da una parte all'altra con valigie più grandi di loro, i responsabili della Trenitalia che fanno finta di capire le domande degli stranieri, il tabellone che annuncia il tuo binario cinque minuti prima della partenza del treno provocando uno spostamento di gente che una mandria di gnu a confronto è silenziosa, … sto bene. Sono tranquilla.
Sì, sono tranquilla perché tanto so che nel 90% dei casi ho perso la coincidenza e quindi non occorre saltare giù dal treno con un salto olimpionico e correre al treno successivo con una velocità che nemmeno Usain Bolt. No, tutto questo non serve.
Io ne vengo da sud – non da Sud, ma da più sud di Milano – da una città che è collegata non male ma di più. Una città nella quale i treni vengono inghiottiti in un buco nero e non si capisce per quale legge fisica accumulano minuti su minuti di ritardo. Per questo il mio point zéro non è la mia città ma è Milano: perché tutto in realtà ha inizio da lì.
Come tutto finisce a Milano: nel momento in cui salgo sull'ultimo treno, quello che collega Milano alla mia città, il viaggio per me è terminato. Appena mi siedo su quel treno, tutta la stanchezza mi crolla inesorabilmente addosso. Inizio a sentire il peso di ore di viaggio, di chili di valigie.. I suoni si fanno più forti: il rumore del treno, le persone che parlano al telefono, i bambini che urlano, il volume della musica che anche se al minimo mi stordisce...
Ora mentre sto scrivendo questo pezzo sto andando proprio verso Milano per far cominciare la mia avventura viennese. Sento già lo sfrigolìo nella pancia al pensiero di quello che mi aspetta, e sento già l'omino che abita nel mio cervello urlare: “Ma cavolo, spostati!” a qualcuno che davanti a me camminerà con il passo di una lumaca incurante di tutti i passeggeri che devono correre di qua e di là come formiche. Milano Centrale in effetti somiglia molto a un formicaio, con tutti questi omini che corrono da qualche parte.
Come ho detto più di una volta, “nella vita ho poche certezze, e una di queste poche è sicuramente il Mc Donald's al piano ammezzato di Milano Centrale”.

Per dire. 

mercoledì 29 luglio 2015

Auf die Plätze...fertig...los!

Qui ha inizio una grande avventura.
L'avventura di una giovane viaggiatrice solitaria che trascorrerà un mese in terra viennese (ho fatto anche la rima!)
Ogni giorno pillole di viennesità: cultura, musica, Asburgo e affini, gastronomia e chi più ne ha più ne metta.

Auf die Plätze...fertig...los!