martedì 21 giugno 2016

Notte prima degli esami

Durante tutta la quinta liceo non ho mai ascoltato quel brano di Venditti perché pensavo che portasse nera. L'ho riascoltato la prima volta appena tornata da Parigi a inizio agosto. 
La mia notte prima degli esami è stata il 18 giugno, la prima prova sarebbe stata il giorno seguente.
Sono stata tantissimo tempo sul poggiolo, seduta, a guardare il cielo alla ricerca di una calma interiore che non avevo.
Spunta mia madre.
"Allora, secondo te domani chi esce?"
"Ma', non ne ho la più pallida idea di chi potrebbe uscire..."
"Sai che ti dico? Secondo me domani esce D'Annunzio"
"No dai, io di D'Annunzio non so niente!"
"O D'Annunzio o Pirandello"
"Ecco, l'altro...."
"E se quest'anno uscisse Pascoli??"
"Seeee, e gli asini volano!"
e via avanti con tutti gli autori del programma.
Il giorno seguente, ecco il verdetto.
CLAUDIO MAGRIS. 

La maturità non si scorda mai.
Se poi ti sei diplomato nel 2013, ancora di più. 

mercoledì 15 giugno 2016

Maturità - tre anni dopo

Apro un attimo Twitter e trovo tantissimi maturandi che dicono di non sapere niente, di non essere pronti, di aver paura, di qua, di là.
Io tre anni fa ero esattamente così.
Il 19 giugno prima prova. Il 20 seconda. Il 24 terza. E il 3 luglio la definitiva liberazione da quel carcere dove sono stata cinque anni: altrimenti detto, l'orale.
Sono stati giorni di grande ansia, di grande paura e di grande smaltimento di chili (ben 10 in un mese!) in cui veramente ho messo in gioco tutta me stessa e tutto quello che ho imparato in 13 anni di scuola. Ero io contro i commissari, per il resto non me ne fregava niente di niente. Dovevo percorrere la mia strada senza preoccuparmi di quello che mi stava intorno. Si stava per chiudere un capitolo non esattamente tra i più felici della mia vita, e non avete idea di quanto io ne fossi felice.
Tornassi indietro però la rifarei subito.
Perché ogni esame universitario è come la maturità.
E quindi i maturandi che si disperano su Twitter mi fanno tanta tanta tenerezza e non vedo l'ora che sia l'anno prossimo per vederli twittare #sessioneestiva ancora più disperati di adesso.