Apro un attimo Twitter e trovo tantissimi maturandi che dicono di non sapere niente, di non essere pronti, di aver paura, di qua, di là.
Io tre anni fa ero esattamente così.
Il 19 giugno prima prova. Il 20 seconda. Il 24 terza. E il 3 luglio la definitiva liberazione da quel carcere dove sono stata cinque anni: altrimenti detto, l'orale.
Sono stati giorni di grande ansia, di grande paura e di grande smaltimento di chili (ben 10 in un mese!) in cui veramente ho messo in gioco tutta me stessa e tutto quello che ho imparato in 13 anni di scuola. Ero io contro i commissari, per il resto non me ne fregava niente di niente. Dovevo percorrere la mia strada senza preoccuparmi di quello che mi stava intorno. Si stava per chiudere un capitolo non esattamente tra i più felici della mia vita, e non avete idea di quanto io ne fossi felice.
Tornassi indietro però la rifarei subito.
Perché ogni esame universitario è come la maturità.
E quindi i maturandi che si disperano su Twitter mi fanno tanta tanta tenerezza e non vedo l'ora che sia l'anno prossimo per vederli twittare #sessioneestiva ancora più disperati di adesso.
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