Manchmal passiert etwas, dass dich persönlich nicht interessiert...aber eine Freundin schon.
Meine Freundin hatte einen Mann. Dieser Mann ist jetzt ...weg.
Ich kenne die Gründen nicht, aber ich bin absolut sicher, dass sie viel darüber gesprochen haben und dass die Entscheidung dass sie getroffen haben positiv ist. Wenn du mit einer Mensch nicht gut fühlst, ist dann er nicht was du suchst.
Ich weiß genau (oder fast...!) wie meine Freundin in August fühlte. Als ich in Österreich war, hat sie mir viele Nachrichten geschrieben. Ach, sie war so glücklich! Sie war im Himmel! Und ja... natürlich war ich glücklich. Ich wusste, dass sie eine Person brauchte, die nah blieb und alles mit ihr teilte. Er hat das gemacht aber es genügte nicht, leider.
Auf jedem Fall hoffe ich, dass meine Freundin die Stärke nochmal findet und das Leben ihr nochmal lächelt.
Sie ist eine ganz besondere Frau und ich hab sie sehr lieb.
Das Leben ist so kurz, und die schlechte Männer sind nur ein Teil dieser langen Reise.
Und weißt du das: wenn du mich brauchst, bin ich immer da.
lunedì 30 novembre 2015
Eine Freundin und der Weg-Mann
sabato 28 novembre 2015
Schnitzel e ti senti a casa
Oggi è sabato.
Come (quasi) tutti i sabati ho fatto il mio pellegrinaggio al centro commerciale a Villesse, vicino Gorizia.
Là c'è anche l'IKEA. Quanti sabati passati là dentro!
Oggi, dopo il consueto giro da IKEA e dal mitico negozio di scarpe Deichmann, ho deciso di pranzare da "Wiener Haus", una trattoria che fa piatti tipici di Vienna e dell'Austria.
Il mio pranzo è stato una gigantesca Wiener Schnitzel. Una roba che sembra una cotoletta ma che è molto più buona!!
E in un attimo mi sono sentita a casa. La nostalgia della "mia" Vienna è sparita.
Giusto il tempo di una Schnitzel.
mercoledì 25 novembre 2015
La valvola della discordia
Quando ai tempi mamma è andata a vivere da sola a Reggio Emilia è rimasta giorni interi senza acqua calda e riscaldamento perché non riusciva ad accendere la caldaia. A salvarla è arrivato un suo amico emiliano all'urlo di: "Ma è una cassàààààta!"
lunedì 23 novembre 2015
CENTO!!!
Siamo arrivati a un punto molto importante per il mio spazietto in Rete.
Siamo arrivati al post numero cento.
Un numero importante.
Il blog è nato per caso, prima di intraprendere un viaggio straordinario. Ora non riesco ad aggiornare come vorrei a causa di troppi impegni ma non significativi.
Prossimamente arriverà un post sul disagio di oggi 23 novembre... ma intanto... io stapperei uno champagne per il centesimo insensatissimo post.
Ad maiora!
domenica 22 novembre 2015
No, niente
Ho ritrovato la collana.
Certo, era in un posto abbastanza improbabile. Che cacchio ci faceva una collana in fondo a una borsa non è lecito sapere.
In ogni caso la mia collana che ho comprato il giorno del mio compleanno appena arrivata a Vienna è ancora qui.
E starò ben attenta a non perderla.
Intanto mi ero dimenticata di aver comprato del cioccolato.
E scusate ma sono felice!
Ancora una volta
Ma non è possibile!
Ma non si può andare avanti di questo passo!
Ho perso l'ennesima collana.
Faccio decisamente schifo.
E mi sento anche una cretina.
Almeno la collana con le stelle alpine è al sicuro.
martedì 17 novembre 2015
La nobile arte del concertare
Ma ora recupero immediatamente, perché il concerto del 13 novembre merita un post tutto per sè.
Tanto per cominciare, il concerto è il primo di una lunga serie di eventi per festecciare i venticinque anni dalla fondazione del coro. Il programma era completamente di musica sacra, Gott sei Dank!
Il programma era il seguente: cantare a una messa e, terminata la funzione, concerto.
Benissimo: che problema c'è?
Il problema è che, essendo io arrivata nel coro circa un anno fa, non conoscevo quasi nessuno dei brani che avremmo cantato alla messa. E vabbé: spartiti, diapason e metronomo....e via con lo studio! Sono abbastanza impazzita, ma ne è valsa la pena. Ho letto tanti di quei brani tutti insieme che come abbia fatto a impararli bene rimarrà ora e per sempre un mistero.
Al concerto chi c'era? Coro junior, Coro senior e un buon numero di ex-coristi, tornati per l'occasione a cantare insieme a noi. A dirigerci, non uno ma ben due direttori: uno, quello attuale, che chiameremo con il nome di fantasia di DirettoreK; l'altro, il fondatore del coro, che chiameremo con il nome di fantasia di Fondatoredelcoro.
Ed ecco un po' di "nanetti" (cit. Nino Frassica) da messa+concerto:
-un'ora prima della messa, DirettoreK decide di cambiare il brano da cantare all'offertorio. Cavolo, era uno dei miei preferiti. E ne mette uno che non so e che non ho mai sentito. E vabbé. Almeno mi riposo un po'.
-io detesto tantissimo l'incenso: appena lo percepisco, i miei occhi iniziano a gonfiarsi e a lacrimare. Non vi dico la quantità d'incenso in quella chiesa, ma non si sa bene come i miei occhi non si sono gonfiati né niente.
-in programma c'erano tre brani della Deutsche Liturgie del mio amato Felix Mendelssohn-Bartholdy: Kyrie, Heilig (Sanctus) e Jauchzet dem Herrn aller Welt (salmo). Ho passato tutta la settimana a studiare Kyrie e Heilig, mentre allo Jauchzet ho dato una rapida occhiata la sera prima a prova (stupendo Fondatoredelcoro con le mie abilità di lettura a prima vista!). E insomma: mentre ci disponiamo, scopriamo che cantiamo solo Jauchzet. Bene: una settimana a studiare per niente. Fantastico.
-come Coro senior abbiamo eseguito due brani che abbiamo cantato talmente tanto che non avevano bisogno di prova acustica né di prova di posizione né di niente. E infatti sono venuti benissimo.
-Fondatoredelcoro mi ha chiesto se io a Genova già cantavo. Ehm, diciamo che canto da quando ho 9 anni e ore ne ho 21. Quindi molto decisamente sì. Lui mi fa il nome di una bravissima direttrice di coro genovese e mi chiede se la conosco. La sua faccia quando gli ho detto che per tutti quegli anni ho cantato da lei era da filmare. E soprattutto: "Ecco come hai fatto a leggere Jauchzet a prima vista!"
-abbiamo eseguito anche "Abendlied" dell'altro mio grande ammmmmore, Josef Rheinberger. E' un brano che ha come testo il passo del Vangelo che dice "Resta qui con noi, Signore, perché si fa sera e il giorno già giunge al tramonto". E' un brano talmente bello che ti fa sentire come se lassù ci fosse davvero qualcuno o qualcosa. (Non entro in questioni religiose perché sennò finisco di scrivere domani mattina!) E insomma, eseguiamo questo meraviglioso brano. DirettoreK dice che è venuto bene. Sarà, ma a me sembrava di un tono più basso.
-DirettoreK ogni tanto ha delle idee alquanto bizzarre. In programma avevamo "Love of my life" dei Queen. Personalmente a me non piace, anzi... diciamo pure che mi fa due palle così. DirettoreK presenta il brano, si gira, ci guarda e bisbiglia: "Mischiatevi". Detto in italiano: MA SEI FUORI? Come fai a pensare di cambiare la disposizione in concerto? Vabbé, mischiamoci. Io mi piazzo tra un tenore e un basso: se proprio mi devo mischiare, mi metto in mezzo a due che sanno bene le loro parti. Il grande dramma è che io non sentivo PER NIENTE gli altri contralti. Cosa ne so, magari nessun contralto ha aperto bocca e io ero l'unica a cantare!
-il modo migliore per attaccare al momento giusto è respirare in anticipo. Io stavo per attaccare nel momento sbagliato, ma mi sono salvata...respirando al momento sbagliato. Quella frazione di secondo che mi ha permesso di capire di stare sbagliando e quindi mi ha salvata da una grandissima figuraccia!
-dopo il concerto, ci si cambia di corsa per andare a cena tutti insieme alla vicina pizzeria. In tutto eravamo una settantina di coristi. E settanta coristi in una pizzeria vuol dire che almeno uno a un certo punto si alza ed esclama: "Dai, cantiamo *un brano*!!!!". E infatti: un corista, che chiameremo con il nome di fantasia di Rocco, si alza e propone di cantare "il Daemon". Un casino di brano. Un'esecuzione meravigliosa. Immagina, puoi.
Salutando poi i coristi prima di andare a casina a dormire, uno dei tenori - nonché il Presidente dell'associazione - mi abbraccia e mi ringrazia. Io lo guardo stupita e gli chiedo per cosa. Lui mi risponde: "Perché ci hai dato un aiuto grandissimo". Io sono sempre più perplessa ma sono felice della cosa. Il che vuol dire che non sono così inutile come pensavo. La mia testa è ancora collegata a una realtà corale in cui io sono completamente inutile, in cui non esisto, in cui anche se non ci sono non se ne rende conto nessuno...ma in cui appena fai un errore tutti ti puntano il dito contro. Il fatto che in questa realtà corale tutti - ma tutti tutti! - mi trattino con così tanto affetto non può non farmi sentire accolta e coccolata.
Che bella, la vita da corista.
martedì 10 novembre 2015
Ginger choir
domenica 8 novembre 2015
Voce allo zenzero
Sono giorni che sto male, anche se ora - soprattutto grazie alla mitica arnica - la mia gola sembra soffrire un po' meno di prima.
Oggi c'era qui in centro la Fiera del Cioccolato. C'era anche un grandissimo stand con the di tutti i tipi, compreso lo zenzero.
Io ADORO lo zenzero. Sono dipendente dallo zenzero. Nel mio armadio in cucina ho due scatole enormi di the limone e zenzero. E' il the più buono della terra.
E insomma, la signora dello stand mi ha chiesto se volessi assaggiare una caramella allo zenzero, aggiungendo che fa molto bene ai cantanti e a chi ha male alla gola.
Provo la caramella.
Mi fa benissimo.
La mia voce sembra già essere tornata in forma.
Dio salvi lo zenzero. Ora e sempre.
mercoledì 4 novembre 2015
E poi?
Ma ancora è presto per pensarci. Ma si sa che quando la Cecy si mette in testa una cosa è difficile distoglierla dalle sue idee.
lunedì 2 novembre 2015
Lorenzo, o come dicevan tutti Renzo
E' stato solo un brutto scherzo che il destino ha voluto fare un po' a tutti.
El cocal ziga
La chiameremo con il nome di fantasia di Pizzu.
Pizzu abita nel palazzo di fronte a me. Dalla mia cucina, se mi affaccio, vedo lei nella sua cucina. Spesso e volentieri ci urliamo cose da un palazzo all'altro. Anche in lingue assurde: in comune abbiamo, oltre all'italiano, il tedesco e l'olandese.
Ieri Pizzu mi ha scritto chiedendomi se avevo voglia di fare un giretto in centro.
C'è la bora e io sono ancora un po' acciaccata, ma accetto volentieri. Anche perché ero da tre ore attaccata al computer a guardare il telegiornale tedesco alternato a quello olandese e mi stavano per saltare i nervi.
E insomma, usciamo. Andiamo in piazza Unità e ci sediamo dalle alabarde lato Lloyd. Il punto più ventoso di tutta la piazza. Si dice che lato Lloyd ci devono andare solo i masochisti e i surfisti. Ma là c'era il sole, e quindi...
Ci mettiamo là a ripetere le regole di grammatica olandese e, già che ci siamo, ripassiamo le prime nozioni di LIS.
Mentre torniamo verso casa, Pizzu mi chiede di insegnarle qualcosa in triestino.
Le prime due parole che mi vengono in mente sono "cocal" (gabbiano) e "zigar" (gridare).
La prima frase che Pizzu ha imparato in triestino, dopo un anno qui, è "el cocal ziga".
E dato che nella nostra zona di cocai troppi ce ne sono, va più che bene.