sabato 26 marzo 2016

Sorellanza, morosaggine e disagio

Le vacanze di Pasqua sono sempre un grande dramma. Infatti sono uno dei tre periodi dell'anno in cui sono costretta a tornare in terra ligure, con mia grande gioia.
Quest'anno abbiamo fregato il sistema e per la prima volta ho applicato il "Natale con i tuoi, Pasqua con chi vuoi" rimanendo felicemente in terra giuliana.
Non solo. Dalla Liguria è infatti giunta una delegazione di parentado composta da mia sorella e dal suo zaino improbabile per trascorrere qui le vacanze di Pasqua e, già che ci siamo, per conoscere Moroso. Mi pareva infatti giusto che almeno qualcuno potesse conoscere Moroso nel suo habitat naturale e vedere come mi comporto al di fuori del territorio ligure.
E quindi, patteggiando con i miei, organizziamo per mia sorella quattro giorni in terra giuliana.
In realtà i giorni effettivi sono due e mezzo perché ha messo la zampa su suolo triestino giovedì verso le sei di sera e ne ripartirà domani nel primo pomeriggio. Tra l'altro, cambiando l'ora la devo anche sopportare un'ora in meno! Viva l'ora legale!
E nzomma, la xe rivada giovedì pomeriggio. Si butta sul letto, ma poi la porto a fare un giro sul Molo e andiamo a ciccioneggiare cenando da Spiller. Di solito ci vado con Moroso e prendiamo cibo tipico del Tirolo, ma questa volta avevamo voglia di pizza. Ottima, tra l'altro. E i camerieri assolutamente cocoli e disponibili. Dopo Spiller le faccio fare un giro in Cavana e andiamo a fare i selfie con le statue di Svevo, Saba e Joyce. Dopodiché, sfatte come non mai, torniamo a casina.
Venerdì tutto il giorno in terra slovena accompagnate da Moroso. Avevo l'ansia che loro non si stessero simpatici, avevo paura che mia sorella si sarebbe annoiata a girare per Lubiana con una coppia strampalata come noi, che passiamo dallo sbaciucchiarci al prenderci in giro nell'arco di cinque secondi. Abbiamo fatto i piccioncini quanto basta, ci siamo presi in giro, abbiamo detto tantissime cazzate e ci siamo divertiti. Mi sembrava che quel matto di mio moroso e quella pazza di sua cognata si conoscessero da un sacco di tempo. Questa cosa mi ha fatto un piacere immenso.
Stamattina siamo andate al castello di Miramare. C'era troppa gente e quindi abbiamo evitato la visita del castello, però abbiamo fatto un bel giretto nel parco. Tanto, tanto disagio. Tipo: "Siediti sulla Paolo Bitta!" oppure "Ti faccio una fotah!". Torniamo verso casa e cerchiamo di fare una spesa non dico decente ma almeno ci proviamo. Fallendo miseramente, ma shhhh! Verso le due ci vediamo con Moroso dal tram di Opicina per andare da Vatta, uno dei café più in di tutta Trieste. Mangiamo Sacher e beviamo the. Poi facciamo a piedi un bel pezzo della Napoleonica. Rotoliamo verso il tram per tornare in città e scopriamo che ci sono i mercatini di Pasqua. A un giro in mezzo alle casette non si può dire di no, e quindi...

In sostanza: sono molto contenta di questi due giorni. Soprattutto per il fatto che vedere Moroso e sorellanza che si prendono in giro fra loro è una delle cose più belle.
Quando le paure che tu hai si sciolgono in un "Te ciogo pel cuuuuul" capisci che quello che hai a fianco è davvero l'uomo giusto.


("Te ciogo pel cul" = "ti prendo in giro", ndC)

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