Sì, è un orario altamente improbabile per scrivere un post.
Sono le tre meno un quarto di mattina di questo sabato 19 marzo 2016. La mia giornata ancora non è cominciata eppure ho sonno. Sarà che stanotte praticamente non ho dormito?
Rapida spiegazione: non sono mai stata una persona tanto mattiniera, e anzi da quando vivo fuori ho scoperto di avere davvero un rapporto complicato con la sveglia. Con questo intendo dire che sì, sento la sveglia...ma me ne frego, la spengo, mi giro dall'altra parte e dormo altre due o tre ore. Quindi giustamente vi starete chiedendo che diavolo ci faccia io sveglia a quest'ora. Semplice: ho il treno per Udine alle 5 e mezza circa. Sì, ho puntato la sveglia (anzi, le sveglie), ho lasciato le tapparelle semichiuse per far passare un po' di luce ma non troppa...perché ovviamente oggi non posso rischiare di non sentire la sveglia! Il punto è che per paura di non svegliarmi non ho dormito affatto. I miei occhi si stanno chiudendo e non è un segnale positivo.
Ma il domandone da un milione di dollari è: che cacchio vai a fare a Udine alle sette di mattina? Beh, facile: prendo un treno per Villach, da dove prenderò un treno per... ebbene sì, per Vienna. Torno nella mia amata Vienna.
Ma la vera grande novità è che non ci torno da sola. Per la prima volta nella mia vita viaggerò in compagnia. No, non sto parlando dell'ImPaperatrice e di Pascal (detto Pascualo). No, no. Cioè, loro ovviamente sono già nella mia borsa, da fedeli compagni di viaggio. Ma viaggerò in compagnia di una persona fisica, in carne e ossa. E pensa i giri assurdi che fa la vita: questa persona e io ci siamo conosciuti a ottobre ....guess what? A Vienna! Ricordate quando sono andata su a vedere il super gala di musical al Raimund Theater? Ecco. Ci siamo conosciuti nel disagio del dopo-teatro. Ora: solo io posso andare a Vienna e là conoscere un triestino. Ma la cosa assurda non è tanto questa quanto il fatto che noi due siamo praticamente uguali sotto tantissimi aspetti. Lui è germanofilo come me, ama Vienna quanto la amo io, è appassionato di musical, vive di musica (lui sul serio, non come me che non sono altro che una cialtrona!), fa il Masterchef della Sacher insieme a me e tanto altro. E 'nzomma, sì, è da gennaio che sopporta una morosa particolarmente rompiscatole, Grammar Nazi, germanofila, "pigna in culo" come lui affettuosamente la definisce....che poi sono io.
E quindi oggi sperimentiamo la nostra morosaggine in terra straniera ma in un posto che è casa per noi. Entrambi conserviamo ricordi meravigliosi di quella città e adesso vogliamo provare a costruire altri ricordi viennesi. Però insieme. E quindi contano doppio!
La cosa grave è che torniamo sul "luogo del delitto" ovvero al Raimund, dove ci siamo conosciuti.
Non si dovrebbe mai fare.
Ma a noi non interessa. Siamo stati al castello di Miramare, che si dice porti nera alle coppie. Siamo ancora una coppia. Quindi che mai potrà succedere in un teatro in cui l'ultima volta che ci ho messo piede ho conosciuto colui che sarebbe diventato mio moroso?
Detto questo, ho un'ora di tempo prima del suono della mia sveglia. Guarderò il soffitto.
Buon viaggio a noi.
"Wer hätte gesagt...?"
sabato 19 marzo 2016
Wir in Wien: wer hätte gesagt...?
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