lunedì 21 dicembre 2015

Sere nere con Tiziano

No, non è un uomo con cui ho passato una serata orrenda. 
E' un cantante. E anche molto famoso.
Sto parlando di Tiziano Ferro.

La mia amica prof blogger fiorentina lo adora.
Ne parlavamo oggi su Uozzap, e a me è venuta l'intelligente idea di scaricare il greatest hits.
Perché? Non lo so.
Forse per dargli una chance. Forse per non collegarlo più solo al mio periodo di massima depressione in cui ascoltavo "Il regalo più grande" e "Sere nere" (di cui cantavo il ritornello una terza sopra facendo una sorta di controcanto di una banalità infinita). Forse per cercare di capire che cosa lei ci trovi di così speciale in lui. Non lo so. 
Lo ammetto: sono molto prevenuta nei suoi confronti. Però voglio dargli davvero una chance. 
Non dico "far breccia nel mio cuore" e entrare nella mia vita con la prepotenza di "Elisabeth", ma almeno non farmi schifo come mi faceva all'inizio.


E insomma, attacco il greatest hits. Da qui il degrado. 
Parte "Lo stadio". Cerco di concentrarmi sul testo ma non ci riesco. Lo devo riascoltare almeno tre volte. E non mi convince. Il testo nella mia testa non ha senso. Ho promesso a me stesso: "Non penserò più a te", canta Tizio. Non siamo alla fiera della banalità, nooooo. Vabbé dai, cambiamo traccia che non ce la sto facendo. 

Traccia numero due: "Incanto". Appena parte capisco subito di avere la sindrome da musicista: il mio piede destro inizia a fare tap-tap per terra a tempo, la mia mano sinistra inizia a solfeggiare un quattro quarti e infine la mia testa dondola da sola seguendo il movimento della mano. In tutto questo, il mio cervello non riesce a concentrarsi sul testo perché è troppo preso dalla banalità della musica. Dai, un quattro quarti così semplice... per il mio cervello è come ascoltare un brano di Ligabue. Mi dico: "Vabbé dai, la musica fa schifo...ma magari ha un bel testo". Forse sì, peccato che non mi ci riesca a concentrare. Sarà che io, così fredda e glaciale, non posso concentrarmi su testi mielosi come questi! 

A quel punto davvero mi esplode la testa. Non ce la faccio. Nonostante la quantità spropositata di zenzero che sto ingerendo tra the caldo e biscotti, mi sto addormentando. Mettiamo una canzone, sempre di Tizio, che mi svegli almeno un po'. Ammesso che un brano di Tizio riesca a svegliarmi, s'intende...!

E allora via! si procede con "E Raffaella è mia". Un testo non inutile ma di più. La Raffaella in questione è Raffaella Carrà - che io adoravo alla follia quando ero piccola! - e Tizio ci fa sapere che Raffaella è sua, che balla e canta a casa sua (di lui) solo per lui e che non può entrare nessun altro. Beh, grazie per avercelo detto. 

Non solo: l'ha stalkerata di brutto cercando il manager e la mail. Ma poi per fortuna (!) ora è sua. E' talmente sua che nessuno può entrare in casa perché Raffaella è sua. I vicini intanto ascoltano il repertorio che Raffa canta per Tizio. SOLO per Tizio. E a voi poracci...niente. E Raffaella è sua, sua, sua. Ripetere pure ad libitum
La parte interessante di questo brano: mi ha fatto tornare indietro nel tempo fino alla seconda liceo quando, con la mia compagna di banco, l'avevo parodiata usando come protagonista la mia prof di latino che si chiamava proprio Raffaella. 
Bene, appurato che anche questo è un fiasco torno sulla depressione andante.

Ecco là che metto "Ti scatterò una foto". Il brano più depresso ever. Parte Tizio a cappella e ci dice, in quattro versi, che nell'ansia che ti perdo ci scatterà una foto. EEEEEEEH. A quel punto parte l'accompagnamento. 
Ti chiamerò perché tanto non risponderai: ma scusa.... ma allora che cavolo la chiami?! Vabbé dai, andiamo avanti. E sarà bellissimo perché gioia e dolore han lo stesso sapore con te: abbiamo appena trasmesso la rubrica "Quelle frasi che fanno piacere". 
Non solo: apriamo un capitolo sugli accenti tonici a caso? Ma sì dai. Cosa può significare sentirsi piccolò / quando sei il più grande sogno e il più grande incubò. Se ascoltate la canzone (basta digitare il titolo su YouTube) capirete cosa intendo. 
Basta, mi sto deprimendo davvero troppo. Però sono fiduciosa, sono sicura che questa sessione di ascolto mi porterà qualcosa di positivo. Tipo "Sere nere". E allora via!

"Sere nere" è il brano che contiene una delle frasi che ripeto più spesso: "Se non uccide, fortifica". E' un po' la mia filosofia di questo periodo. Per il resto... andiamo ancora sugli accenti tonici a caso? Perfetto: aprite YouTube, cercate il brano e arrivate al ritornello. "Di sere....nerééééé, cheeeee non c'è tempo, non c'è spazio e mai nessuno capirà / vuoi rima...neréééééé? Perché fa male, male, male da morire senza te". Ora, se qualcuno in questi versi trova una logica me lo faccia sapere. Siamo arrivati al punto in cui sono in confusione più totale: "E più mi vorrai e meno mi vedrai e meno mi vorrai e più sarò con te (x2) lo giuroooooooo" [svarione sulla o, ndC] Che dire se non EH?!
Ma perché tutto questo? Perché? Perché? Perché fa male, male, male da morire senza te. Ma ne sei proprio sicuro? Uhm... 
L'unico momento interessante è stato quello in cui mi sono resa conto di sapere il testo perfettamente a memoria e di star cantando il ritornello una terza sopra e quindi posso fare la figa facendo la controvoce. Niente di serio, in ogni caso. 

Bene, è giunto il momento di arrivare al picco di depressione. 
"Il regalo più grande". Voglio farti un regalo oh grazie! qualcosa di dolce cioccolato!! qualcosa di raro....eeeeeeeh! What?! Ma questo è solo l'inizio! 
Vorrei donare il tuo sorriso alla luna perché / di notte chi la guarda possa pensare a te (perché noi NOOOOON siamo mielosi e depressi, no!) /  per ricordarti che il mio amore è importante-eh / che non importa ciò che dice la gente / perché tu mi hai protetto con la tua gelosia (ora tu me la spieghi) /  che anche se molto stanco il tuo sorriso non andava via / devo partire però so nel cuore la tua presenza / è sempre arrivo e mai partenza / è il regalo più grande. Eh eh eeeeeeeeeh.
Insomma, se Tizio non dice "EEEEEH" non è contento. 
Un po' come Vasco. Nel dubbio, "EEEEEH". 
Questo brano è talmente deprimente che mi fa ridere tantissimo. Ho dei problemi mentali, sì. Credo che durante le vacanze, o forse durante il viaggio verso Genova, farò un post appositamente per un mio commento sul testo senza senso di questo brano senza senso. 

Ora, siamo arrivati al collasso. Se siete ancora vivi vi stimo un sacco. 
Sia ben chiaro che non ho assolutamente niente contro Tizio. Solo che per me non ha senso. 
Ma dal momento che, come dice Tizio, non voglio farmi più del male adessoooooh .... credo proprio che finirò qui questo post inutile.

Vi lascio con le parole di Tizio.
"EEEEEH".


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