Breve, conciso, efficace. Dolce e pungente nello stesso tempo.
Forse a furia di leggere i suoi libri ho imparato qualcosa. Forse.
E' grazie a lei che ho conosciuto il mio autore preferito.
Il viennese Daniel Glattauer.
L'ho conosciuto cinque anni fa leggendo "Gut gegen Nordwind". Tradotto in italiano con "Le ho mai raccontato del vento del Nord".
A tutti voi che passate di qui: cercate quel libro e leggetelo. Vi prenderà subito. Verrete letteralmente risucchiati nella storia di Leo e Emmi. Arriverete all'ultima pagina volendo saperne di più. C'è anche il sequel, "Alle sieben Wellen" (tradotto in italiano con "La settima onda"). Letto a tempo record. In italiano e, qualche anno dopo, in tedesco. Meraviglioso.
Giusto ieri sera leggevo il libro di G. che ho comprato a Vienna e ho capito che la sua scrittura somiglia tantissimo a quella della mia amica. Ti prendono, ti avvinghiano e non ti mollano più.
Lei sa che io penso che lei e G. si somiglino come scrittori.
E ieri sera le ho scritto di non leggere l'ultimo libro di G. perché fa schifo.
Spero che a questa affermazione non applichi la proprietà transitiva.
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