Oggi è iniziato il mio secondo anno accademico triestino (terzo anno accademico in Università).
Avevo solamente due ore di olandese, che chiameremo Nedrrrrlands, con una prof che chiameremo con il nome di fantasia di Super Mario. Sì, è una donna.
Premetto che non mi ricordavo una cippa di niente. Avevo una paura matta di non capire niente e che la prof mi chiedesse qualcosa, con conseguente inevitabile figuraccia.
Invece ho capito tutto quello che ha detto.
E ci ha subito parlato degli esami.
Come dire...buongiorno anche a te!
Ci ha subito sciorinato una sequenza di vocaboli che mi hanno mandata non dico in crisi ma quasi.
Io pronta là con il mio quadernetto dei vocaboli a scrivere qualsiasi cosa.
Che ansia.
Io ho una paura boia dell'olandese. E' la mia grande sfida, ancora più del tedesco. Ora il tedesco è abbastanza stabile. L'olandese è come se fosse su un ponte di corde sopra un fiume di lava. Si potrebbe spezzare in ogni momento e io in quel fiume di lava potrei cadere da un momento all'altro.
Ma noi non ci perdiamo d'animo. Anzi, vado a finire di studiare.
E domani, che non ho lezione, faccio i biscotti.
Non c'entra niente, ma dovevo dirlo.
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