giovedì 29 ottobre 2015

Afonia e ritorno a "casa"

Da quando sono tornata da Vienna, per colpa dell'aria condizionata nello scompartimento del treno la mia voce ha ben pensato di lasciarmi. Però martedì sera sono andata ugualmente a prova e ho provato a cantare. Programma della sera: Rachmaninov (ovvero "come rimanere definitivamente afona nel giro di cinque battute"). Stamattina avevo quella che spesso definisco voce da trans perciò ho scritto al direttore che no, stasera a prova non ci sono. Non voglio distruggermi più di quanto già non la sia.
Lui che fa? Cocolissimo, mi chiama e mi chiede come sto. A fatica rispondo che non ho voce, che ho una tosse cavernicola e che parlo come un trans e a cantare non ci arrivo.
In compenso però lui mi dà LA notizia.
Il 23 dicembre si concerta.
Questo vuol dire che io a """""casa"""" ci torno il 24.
Non potrei essere più felice.
Sì sì dai, datemi della cinica, della stronza, della [inserire insulto a piacere]... ma io ho le mie ragioni.

E comunque, a partire dal 1 gennaio fino al 31 dicembre 2015:
-2 giorni a gennaio (residui di vacanze di Natale)
-5 giorni a Pasqua
-15 giorni a luglio
-7 giorni a Natale
Fanno 29 giorni.
29 giorni in cui sono stata a Genova.
29 su 365. Un mese su dodici. Direi un ottimo risultato.
Anche per questo non potrei essere più felice.

Farò in modo che il mio 2016 possa eguagliare questo primo anno solare così splendidamente, immensamente triestino.

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