domenica 20 settembre 2015

Mamma e la tecnologia

Mamma non ha un telefono tecnologico.
Ha uno di quei cosi che non fanno niente se non telefonare e inviare messaggi. Un telefono base. Uno di quegli aggeggi a prova di scemo.
I suoi alunni di 10 anni lo hanno simpaticamente definito "Paleofono".
Effettivamente sì, mamma ha davvero un telefono del Paleolitico. Pare che ancora funzioni, non si sa attraverso quale miracolo divino.

Mamma di conseguenza non ha WhatsApp. E non sa nemmeno come funziona.
Non le è chiaro il fatto che un messaggio su WhatsApp è più comodo rispetto a una telefonata. Magari una persona non può stare al telefono ma può leggere un messaggio. Per questo non comprende per quale ragione papà ed io non ci sentiamo per telefono ma utilizziamo WhatsApp. Anche perché io lo posso far bollire d'invidia inviandogli le meravigliose foto degli impareggiabili tramonti triestini, delle locandine dei concerti che vado a sentire, i miei selfie stupidi o qualsiasi cosa mi passi per la testa. Al telefono posso descrivere ma non rende l'idea.
"Ma perché non lo chiami?", chiede. "Perché abbiamo WhatsApp", rispondo.

"Perché non scrivi un blog sul mio telefono?"
Aspetta aspetta ... un blog?!
Ah ma tu volevi dire un post!
Un post ci può stare, ma dedicare un intero blog al telefono macinino mi sembrava un po' eccessivo...! E' che la mamma tecnologica non ha chiara la differenza tra post e blog. Il post è quello piccolo, il blog è quello grosso.

A mamma fa ridere la categoria "Disagissimo". Le piace talmente tanto che ha deciso che prima o poi aprirà un blog chiamato "Il disagissimo degli insegnanti".
Lettori avvisati.

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