La mattina inizia con la gioia più grande. Scoprire di aver - finalmente! - dormito otto ore. Qui non so perché dormo sempre troppo poco, e infatti durante il giorno giro con delle occhiaie che nemmeno un panda.
Altra grandissima gioia: that moment when sei in stra-super-mega-ultra-arci-ritardissimo per andare a scuola perché ti sei persa a fare cose con il computer... scendi...e arriva l'autobus che devi prendere!
Arrivo puntuale e con la mia solita aria da diva (sottofondo musicale: "Stayin' alive") attraverso la strada e vado a scuola. Naturalmente con gli occhiali da sole: senza sono una talpa. Bello avere gli occhi sensibili a tutto.
Dopo il corso, con una delle mie compagne sono andata a fare un giretto nella ormai celeberrima Mariahilfer Straße. Lei doveva comprare le casse per il computer e abbiamo finito per fare un giro per tutte le librerie della strada. Coerenti, le ragazze.
E qui una descrizione ci starebbe, ma non renderebbe giustizia.
Provate a entrare da Thalia. Hanno TUTTO. Dite una cosa: lì dentro c'è. Avrei voluto comprare un miliardo e mezzo di cose tra libri, DVD e CD. Avrei voluto svaligiare quel negozio, starci dentro a vita. Sarebbe il mio paradiso.
Ma niente in confronto a Gerngross. Quello sì che è stragrande!
Poco più verso il centro rispetto a Thalia, Gerngross, ha sei piani di cose di ogni tipo. Vestiti, libri, elettronica, oggetti per la casa, cancelleria, cartoleria... manca solo uno zoo nel negozio e poi c'è veramente ogni cosa.
Sapevo che in Gerngross c'è un negozio che si chiama Saturn, che è una sorta di Media World ma grande almeno tre volte tanto. E sapevo che lì dentro c'era una sezione di CD e DVD di musical. Non credo serva aggiungere altro.
Chi mi conosce di persona sa infatti che se c'è una cosa che amo con tutta me stessa e anche di più - oltre alle lingue straniere - è vedere musical.
E non sono riuscita a non comprare niente.
La spesa proficua della Cecy:
- il CD di "Mary Poppins", musical in versione tedesca. Mary Poppins è interpretata dalla splendida Annemieke van Dam, di cui ho già parlato in precedenza. La mia Lieblingsdarstellerin! Lo spettacolo, prodotto dalla Vereinigte Bühnen Wien, è in scena al Ronacher Theater (Seilerstätte 9). A questo indirizzo potete trovare tutte le informazioni che volete riguardo a questo musical supercalifragilistichespiralidosamente fantastico! E' in scena fino a gennaio: se vi capita di passare per Vienna vi consiglio di andarlo a vedere, se non altro per capire quanto è alta la qualità artistica delle produzioni austriache.
- il DVD di "Das Phantom der Oper". Il Fantasma dell'Opera mi ha sempre affascinato e non ho mai avuto occasione di vederlo. Confesso di avere diversi problemi con l'inglese: non riesco proprio ad andare d'accordo con questa lingua. Ogni volta che mi avvicino a lei tramite musica, c'è sempre qualcosa che mi svia. Con "Les Misérables" a sviarmi è stato il francese, mentre con il Fantasma dell'Opera mi ha sviata il tedesco. E quindi mi sembra giusto vedere tutto il musical nella lingua in cui più mi ha affascinato.
Con questi due acquisti decisamente soddisfacenti, sono tornata a casa dove ho mangiato di corsa per poi uscire alla volta di Rathausplatz. Stasera davano la Carmen del mio grande amico Bizet!
No. Non è un gatto.
No. Non è un gatto.
E insomma, arrivo in Rathausplatz, piena piena piena. Solo che ho la cena sullo stomaco e ho bisogno di muovermi. Giusto perché non so proprio cosa fare ma ho bisogno di camminare, faccio a piedi tutto il giro del Volksgarten per poi tornare dal Rathaus e vedere ancora un pezzetto di Carmen.
Poi però il mio cervello ha iniziato a non connettere più. E allora...prendo la U-Bahn e via verso casa.
Poi però il mio cervello ha iniziato a non connettere più. E allora...prendo la U-Bahn e via verso casa.
La Spiona stasera ha origliato il discorso di tre donne (che poi si scoprono essere quattro) francesi - o comunque francofone - che si raccontavano la loro visita alla basilica di Cracovia. Queste simpatiche sciure pensano di dover scendere a Zieglergasse, e con le loro valigie più grandi di loro stanno per saltare giù dalla metro quando una delle quattro si sveglia e urla: "Mais non! La prochaine!" ("Ma no! La prossima!"). Indovinate chi è che rideva come una scema.
Salendo la scala mobile per andare a prendere la U6 sento due italiani che parlano (a un volume troppo alto per i miei gusti).
Italiano1: Ciao, sono un tuo fan...dammi il cinque, amico!
Italiano2: Ma non dire cazzate!
Entrambi erano sobri. Normale, hein?
Ora qui si va a letto, che gli occhi si incrociano e il cervello in preda al codeswitching sta iniziando a bollire.
A presto con i ViennAggiornamenti!!
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