sabato 29 agosto 2015

Tag 28 : solo musica per me

Tag 28 : 28 agosto 2015

Oggi è stata davvero una super giornata. Ma davvero bella bella bella. Di quelle che piacciono a me, di quelle che vorrei ricordarmi sempre quando sono giù di morale o quando penso che non ci sia niente che va per il verso giusto.
Ma partiamo dal principio, che è una giornata ricca di musica e non voglio tralasciare nemmeno una nota di tutte quelle che ho ascoltato oggi.

L'idea, come ricorderete, era quella di seguire le impronte di Walter Ulissevich. Non avete ancora googlato questo nome e quindi non sapete di chi o cosa parlo? Schiappe. Provvedete immediatamente!
Stavo dicendo...Walter Ulissevich. Mi sono svegliata e ho subito pensato che mi sarei dovuta preparare per raggiungere questo luogo mistico dove non tutte le aquile osano, ma poi ho tirato su la tapparella e ho visto che c'era il sole sì, ma con quella nebbiolina inquietante e fastidiosa allo stesso tempo. Dato che il tempo quindi non era propriamente il massimo della vita, ho letto un po' di spartiti perché fa sempre bene - ho ascoltato un sacco i midi e cantato molto poco. Provate voi a cantare a freddo alle otto di mattina con la voce in pasta!. Poi però ho riguardato bene fuori. E c'era il sole.
Ma allora si deve uscire e fare un gran bel giro in centro, decisamente sì.

Obiettivo del giorno: il Musikverein. Il mio sogno da appassionata di musica classica.
Avete presente il Concerto di Capodanno di Vienna? Quello che solitamente viene trasmesso da Rai1 alle quattro del primo di gennaio? Quello che si tiene in quella sala meravigliosa tutta dorata e piena di fiori e con quei lampadari giganteschi? Ecco. Quello è il Musikverein.
Ci si arriva comodamente con la U1, U2, U4 e con tutto quello che passa per Karlsplatz. Dopodiché si fanno due minuti di orologio a piedi ed eccoci arrivati davanti a questo bellissimo teatro.
Sul lato sinistro del teatro troviamo l'ingresso artisti e la cassa del teatro. Vado lì e chiedo se ci sono le visite guidate. La risposta è sì, ce n'è una tra mezz'ora in tedesco o in inglese. Chi indovina in che lingua ho fatto tutta la visita? La mia guida era molto simpatica e disponibile, e ha risposto a una gran quantità di domande. Come sempre ho preso i soliti "due Tipps" sul mio pratico blocchetto...
Giusto per darvi qualche idea di che cosa ho visto oggi...

Al Musikverein, costruito nel 1870, si tengono circa 800 concerti all'anno. Ci sono due sale grandi: la Großer Saal e la Brahms Saal. Queste due vengono usate per i concerti più grandi - in particolare, la prima è quella in cui si svolge il Neujahrskonzert.
Se si scende di due piani però si può raggiungere la Gläsener Saal: questa sala, dalla capienza massima di 200 persone, viene utilizzata come sala prove per l'orchestra sinfonica e per il coro. Su questa sala vediamo riprodotto il palco della Sala Grande, cosicché gli orchestrali possono provare come se fossero già sul palcoscenico del concerto. Questa piccola sala può anche essere utilizzata per concerti molto piccoli. La particolarità sta nella struttura della sala: tutto intorno infatti vediamo delle placche dorate che fungono da "insonorizzanti" per far rimbalzare meglio il suono sulle pareti.
Si prosegue poi nella Metallener Saal, una sala completamente diversa rispetto alla precedente. Innanzitutto il suono in questa sala, al contrario di quanto accade nella Gläsener, non rimbalza affatto. Questo perché le pareti della sala non sono coperte da placche ma hanno dei piccoli buchi.
Ma per cosa viene utilizzata la Metallener? Per i concerti per bambini.
Ogni giorno al Musikverein infatti c'è un concerto studiato apposta per bambini dai 7 ai 12 anni. Nella sala vediamo infatti un pianoforte. I bambini siedono davanti al pianoforte e, qualche fila più indietro, gli eventuali genitori. Ormai sono undici anni che vanno avanti con i concerti per bambini, e da qualche anno questi concerti stanno cominciando a essere molto richiesti dai viennesi.
La nostra guida ci ha anche spiegato che ogni anno si tiene il Ballo dei Wiener Philarmoniker, ovvero dell'Orchestra Filarmonica di Vienna. Per questa grandissima occasione al Musikverein lavorano più di cinquecento persone tra orchestrali e addetti ai lavori che si occupano di specchi, fiori, lampadari e chi più ne ha più ne metta. Le signore devono indossare l'abito lungo e gli uomini il frac. Obbligatoriamente. Non ho capito quanto costa un singolo biglietto, ma comunque una cifra esorbitante. La Metallener Saal viene utilizzata come...discoteca. E c'è sempre un filarmonico che funge da dj. Poverino.
Si sale di tre piani - arrivando al piano 1 - per visitare la Brahms Saal, la più piccola delle due sale grandi. Ha una capienza di 600 spettatori, di cui 400 in platea. Qui si può assistere principalmente a concerti per musica da camera, Lieder o comunque qualsiasi cosa che richieda un organico ridotto, dieci musicisti al massimo. Il palco infatti è molto piccolo. In questi giorni stanno facendo manutenzione: avendo loro concerti ogni giorno, si tengono quattro settimane in estate da dedicare completamente ai lavori come aggiustare le sedie o controllare che i lampadari siano a posto. Ogni lampadario richiede infatti OTTANTA lampadine.
A questo punto si arriva a Lei, Sua Maestà la Großer Saal. La sala del Concerto di Capodanno. Che poi, ci spiega la guida, in realtà i concerti sono tre e tutti uguali. Uno la sera del 30 dicembre, uno la sera del 31 (che fa un po' da "generale") e il più importante e conosciuto, quello del primo gennaio. Il Neujahrskonzert è l'evento musicale più seguito del mondo e ha lo stesso numero di spettatori della finale di Champions League. Per dire.
Capienza della Sala Grande: 1500 persone. Al massimo 1700, dal momento che ci sono anche i posti in piedi che costano SOLO CINQUE EURO!
Tutti i posti della sala sono acquistabili fatta eccezione per due balconi: uno è riservato al Bundespräsident, l'altro...non mi ricordo. Questo per dire che se sei un VIP devi comprare un biglietto esattamente come noi comuni mortali. La nostra guida ci ha fatto l'esempio di Brad Pitt e consorte - quindi non due sconosciuti qualsiasi! - che hanno comprato l'anno scorso un biglietto per assistere a un concerto nella Sala Grande.
Tutte le orchestre del mondo hanno un direttore fisso. I Wiener Philarmoniker...no. I Filarmonici preparano infatti ogni concerto insieme al direttore che li dirigerà al concerto. Ogni orchestrale comunque è professore di orchestra, e quindi nell'eventualità può anche suonare a vista.
Si conclude così la mia visita al meraviglioso Musikverein. In tutto un'ora. Un'ora di meraviglia, un'ora nel mio mondo.

Ma a questo punto è l'una e mezza, e fa caldo. Quindi mi vado a piazzare in Volksgarten sotto gli alberi a prendere un po' di fresco e a raccogliere le idee su cosa fare.
Però non mi viene in mente niente, quindi penso - sempre con la stessa logica geniale - di dirigermi in zona Hofburg. Sicuramente c'è qualcosa.
E infatti.
Nel cortile degli appartamenti imperiali c'è una mostra divisa in quattro parti incentrata completamente sul Congresso di Vienna.  Perché questo importantissimo congresso ha avuto luogo 200 anni fa.
Questa mostra, intitolata Idee Europa, si sviluppa in quattro parti: Der Kongress Wirkt in cui viene raccontato che cosa successe esattamente durante quel congresso, le cause, le conseguenze, chi vi prese parte, approfondisce le figure di Napoleone e di Metternich, Der Kongress Tagt in cui viene ribadita l'importanza di questo congresso tenutosi nel castello di Schönbrunn. Der Kongress Tanzt, in cui vengono proiettate alcune scene tratte da un film uscito nel 1931 a Parigi intitolato "Le Congrès s'amuse" in cui per la prima volta il Congresso di Vienna ha un ruolo centrale. Der Kongress Klingt, in cui in due sale troviamo riferimenti a musicisti celebri come Beethoven; nella sala troviamo infatti alcune partiture originali dell'unica opera che ha composto, il "Fidelio". Come dico spesso, grazie al cielo non ha composto altre opere sennò io mi suicido.

Bene. Sono le cinque, e io che cosa faccio? Kaisergruft. L'altra volta ho scoperto di essermi persa delle tombe. Stavolta si paga. 4.50 Euro. Pensavo peggio. Faccio caso al fatto che la tomba di Maria Theresia è stragrande però è originale. Davanti alla tomba di Massimiliano è ancora pieno di alabarde triestine e di messaggi di turisti italiani. Ma anche da Sisi ci sono tantissimi omaggi e messaggi lasciati da gente per cui lei ha avuto un ruolo importante. Sì, anche io ho lasciato un biglietto vicino alla lapide. Ma non vi dico che cosa ci ho scritto. Ma tanto non vi interessa, e quindi andiamo avanti.
Esco dalla Kaisergruft e mi dirigo verso l'Augustinerkirche. Alle 18.30 c'è la Krönungsmesse di Mozart! Yeah!
Peccato che andare in Sant'Agostino il giorno di Sant'Agostino comporta due particolari non trascurabili:
1. due ore di messa in una lingua che non è la tua
2. troppo, troppo incenso
Per Mozart non ho parole. Chi mi conosce sa che non è tra i miei preferiti... ma chi mi conosce sa come reagisco quando sento il suono di un organo. La terra mi vibra sotto i piedi e sento le farfalle nello stomaco. Uno di questi giorni vi spiegherò che valore ha per me la musica sacra.
Momento disagissimo della messa: al momento di recitare il "Padre Nostro" mi viene in mente una canzone di un gruppo tedesco (gli "Oomph!") intitolata "Gott ist ein Popstar" ( = Dio è una popstar) in cui la prima strofa è costituita dal Padre Nostro. In quel momento avrei preferito sentire gli Oomph! piuttosto che essere a messa, ma è uguale. Due ore di messa in tedesco vuol dire praticamente due ore di esercizio di ascolto e di pseudo-interpretazione-simultanea.

Sono le otto e mezza, esco dall'Augustinerkirche. Rapido giro in Volksgarten per poi dirigermi verso Rathausplatz e, conseguentemente, verso una cena. Infatti anche stasera ho preso Bratwurst. So so so lecker! Yum!
Cosa c'era stasera al Wiener Film Festival?
Elton John in concerto.
E andiamo!

Ma dove andiamo?
A prendere il bus, che sono parecchio stanca.
E anche quest'ultimo venerdì viennese è andato.
Chissà cosa combino domani....
A presto con i ViennAggiornamenti!

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