Ci stiamo rapidamente avvicinando alla fine del mese viennese. E anche le mie finanze si stanno avvicinando alla fine. Sì, ho davvero le mani bucate. E sì, il mio non è shopping terapeutico ma shopping compulsivo.
Data la premessa, posso partire con il resoconto di questa giornata in cui ho speso un buon numero di euro in libri.
Ieri sera mi ha scritto la mia amica polacca, Kinga, chiedendomi se oggi avevo voglia di andare a fare un giro in centro insieme a lei. Molto volentieri, rispondo. E allora appuntamento ore 12 alla fermata Stadpark sulla linea U4. Perfetto, che problema c'è?
C'è il problema che io mi preparo sempre all'ultimo secondo. Quindi alle undici e mezza penso vagamente di cominciare a prepararmi per uscire, ma sì che ho tempo dai, posso fare con calma. Questo perché il mio cervello non aveva realizzato che Stadpark è più lontano di Pilgramgasse - la fermata a cui scendevo per andare al corso. Se per Pilgramgasse impiego quattro minuti, per Stadtpark ne impiego una decina circa. E in effetti quando arrivi nella stazione della metro a mezzogiorno meno dieci - e tu detesti profondamente i ritardatari - e scopri che hai appena perso la metro ti sale un goccio di crimine. Ma vabbé dai, in realtà non ho fretta, tanto in poco tempo la metro arriva e in pochissimo arrivo a Stadtpark. E infatti. Miracolosamente, arrivo a mezzogiorno esatto. Miracoli viennesi!
Insomma, Kinga e io decidiamo che possiamo fare prima un giretto in Stadtpark e poi ci dirigiamo verso il centro, ovvero verso Kärtner Straße. Dove ci sono tutti quei negozi in cui si spendono tanti soldi. Non andiamo verso l'Opera ma verso il Duomo, quindi alla nostra sinistra. Intanto chiacchieriamo con estrema nonchalance e tocchiamo gli argomenti più disparati. I nostri piedi ci portano in Graben, di fronte al Duomo. E in Graben cosa c'è? Frick. E che cos'è Frick? Una libreria in cui sono stata un buon miliardo di volte e in cui ho comprato un libro - ovviamente - sull'imperatrice Sisi. Questa volta anche compro qualcosa, ma non su Sisi. Il mio acquisto di oggi è il seguente:
Daniel Glattauer, Theo - Antworten aus dem Kindzimmer, Goldmann 2012
(9.30 Euro da Frick)
Sono una drogata di Glattauer e non ci posso fare niente. Qualcuno per favore mi dia una mano perché sennò io spendo tutti i miei soldi in suoi libri e finisco sul lastrico.
Questo libro non è stato tradotto in italiano, e quindi ... potrei tradurlo io, perché no?
Anche Kinga decide di fare acquisti, ma in questo momento non mi ricordo che cosa ha comprato. So solo che era di un genere completamente diverso rispetto al mio.
A quel punto, felici contente e con il portafoglio più leggero, facciamo ancora una vasca per negozi. Passiamo davanti a Starbucks.
In Italia Starbucks non esiste. E allora decidiamo di prendere qualcosa da bere. Io vado con il mio solito "Strawberry and cream", ovvero frappuccino fragola e panna. Stiamo puntando dritti verso il paradiso. Kinga opta invece per un thé verde. Non ho mai provato il thé da Starbucks. Magari in questi giorni che mi restano potrei farlo.
A quel punto, a stomaco pieno, non abbiamo la minima idea di cosa fare. Ma cavolo, siamo a Vienna e non sappiamo cosa fare? Incredibile. Siamo davvero pessime.
Il nostro Starbucks è praticamente in Karlsplatz, davanti alla Staatsoper. Intuizione geniale: da Karlsplatz passa la U2 che in una fermata ti porta a Museumsquartier. Da Museumsquartier inizia Mariahilfer Straße. E allora andiamo a fare un secondo giro di negozi in Mariahilfer!!!
Nella fermata della U2 a Museumsquartier prima di uscire ci siamo imbattute in una libreria. Sì, perché nelle fermate della metro ci sono anche i negozi. E questa libreria aveva un sacco di offerte.
E posso dire di no a un'offerta secondo voi? Altra libreria, altro acquisto:
Helena von Zweigbergk, Im Schatten der Sünde, Fischer 2007
(8.95 Euro in Germania, 4.50 Euro in offerta nella stazione di Museumsquartier)
E' un romanzo crimiale. (Si dice in italiano "romanzo criminale"? Sono talmente abituata a chiamarli Krimi che non so più come si dice nella mia lingua madre!!) e onestamente non li amo molto. Però sicuramente con un romanzo criminale posso imparare un sacco di terminologia che non imparo a furia di leggere romanzi rosa. Giusto? Giusto. Certo, io ho sempre ragione.
Quindi facciamo la vasca in Mariahilfer.

Tipo questa qui a sinistra.
Trovatemi qualcosa di più cocolo e tenero di questo grandissimo orso di peluche.
Lo voglio.
Lo esigo.
Lo pretendo.
Se volete farmi davvero felice, regalatemelo.
E' alto quasi quanto me e sembra fatto apposta per essere abbracciato e spupazzato fino allo sfinimento.
Sia mio che suo.
Va bene la pianto con le cazzate.
Dopo esserci divertite un sacco a girare in mezzo ai peluche e a tornare bambine almeno per un pochino, siamo andate da Thalia.
In Thalia ho adocchiato ancora dei libri che vorrei comprare ma che a causa delle mie non troppe finanze potrò solo guardare da lontano.
Però un libro l'ho comprato, sì. Un libro preso dagli scaffali "Deutsch als Fremdsprache". Ma non per me. Questo libro infatti è di livello A1 (e io sto tentando di raggiungere un B2).
Questo libro a settembre verrà inserito in una busta e spedito verso casa.
A quel punto, momento tristezza, Kinga e io ci salutiamo.
U3, U6 - persa come sempre - e bus fino a casina.
E un'ottima pasta al sugo per cena.
E brava me.
Grandi ViennAggiornamenti bollono in pentola a domani.
Seguirò le avventure di Walter Ulissevich (googlate questo nome: troverete una canzone del cantante triestino Massimiliano "Maxino" Cernecca. Apritela. Ascoltatela. Anche se non siete triestini, riderete tanto!) e poi alle 18h30 in Augustinerkirche.
Inutile dire che Vienna mi manca già da morire, ma mi godo questi ultimi giorni.
Detto questo, vado a studiar che xe meio.
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