domenica 2 agosto 2015

Tag 2: come dare un senso alla domenica viennese (E invece no!)

Tag 2: 2 agosto 2015

Solitamente, la prima notte in cui dormo in qualsiasi posto ... non dormo. Crampi, sveglia a intervalli di due ore, mal di testa e chi più ne ha più ne metta.
Questa volta no. Ho dormito davvero bene, mi sono svegliata a un'ora decente senza essermi mai alzata durante la notte ed ero molto felice perché era il mio primo giorno veramente viennese.
Tutta piena di buoni propositi per la giornata, apro la finestra.
Pioggia.
Eh no, eh. La pioggia no! Anche perché...non ho un ombrello dietro! Bene, giornata rovinata.
E invece no! Perché - magicabula - smette. E allora cosa faccio? Vado a fare la spesa! Finalmente si mangia!!
E invece no! Perché - porca miseria - è domenica. E di domenica in Austria e in Germania è tutto chiuso. E con "tutto chiuso" intendo tutto chiuso. Per comprare due robe da mangiare per pranzo sono andata, dopo qualche miliardo di giri, in un supermercato che si trova nella stazione di Vienna West che è aperto anche alla domenica. Primo momento GSD (Gott sei Dank) della lunga giornata.
A quel punto sono tornata a casina a mettere a posto la mia spesa e scopro di non avere né le presine né le spugne per lavare i piatti. Un genio, hein? E non potevo nemmeno comprarle perché...vedi sopra.
Dopo pranzo e il conseguente abbiocco, realizzo che il tempo farà schifo tutto il giorno. E non c'è niente da fare a Vienna il pomeriggio di domenica. Tutti sono a casa, le strade sono deserte...vedi solo qualche giappo che si avventura senza mai separarsi dal suo iPad. Quindi, tornando a me, io di stare in casa tutto il giorno a dormire e/o deprimermi non ne avevo voglia. E quindi qual è la soluzione? Il cinema, gente! Il cinema!
Chi mi conosce sa che io non amo particolarmente andare al cinema. Ma in certi casi è la cosa che ti salva la vita. E a vedere cosa? Beh, che dire... una pellicola socialmente impegnata, che insegna tanto a chi la va a vedere, che lascia agli spettatori un tesoro culturale dal valore inestimabile.
I MINIONS.
No, non sono impazzita. Ho visto davvero il film dei Minions. Queste creature gialle mi hanno fatto morire dal ridere. Dopo Cattivissimo me (sia 1 che 2, che mi sono piaciuti un sacco) anche questo non mi ha dato la "dilusione di diludendo" (cit.) e, essendo doppiato in tedesco, è stato un ulteriore modo di capire che in tedesco non sono così una schiappa come credo.
Una volta uscita dal cinema, salto su un bus a caso che mi porta a Wien Hauptbahnhof. La stazione centrale di Vienna. Là - mi dico - ci sarà sicuramente qualche negozio aperto.
E invece no! Tutto chiuso. TUTTO CHIUSO. T U T T O   C H I U S O. Sparatemi adesso.
Al che faccio per tornare a casa. Però poi mi ricordo che non ho niente in frigo. Allora decido di cenare in un posto vicino a casa dove fanno le Wiener Schnitzel, ovvero ... gigantesche e buonissime cotolette. Ma davvero buone!
Quindi arrivo a casina e penso che il modo più furbo di chiudere questa giornata che non ha avuto nemmeno un briciolo di senso è andare al Rathaus, dove c'è il Wien Film Festival. Ma sì, dai, un altro film direi che ci sta. E poi è tutto esercizio, ne va del mio tedesco!
E invece no! Perché dopo una serie di giri assurdi - perché prendere un bus quando puoi cambiare la U-Bahn tre volte? - arrivo al Rathaus e scopro cosa c'è in programma.
Questi grandi viennesi hanno sistemato davanti alla facciata del Rathaus (Municipio) (si dice Municipio in italiano? Sono talmente abituata a chiamarlo Rathaus che mi vengono i dubbi...!) un megaschermo, una mega-platea di sedie e una tribuna tutto intorno. E questa sera cosa c'era in programma?
IL BALLETTO.
Ora, se c'è una cosa che - detto con estrema eleganza - mi fa due palle così, è proprio il balletto. Per di più questo era "La bella addormentata" di Ciaicòschi (lo so che non si scrive così, ma confesso di non sapere come si scrive esattamente. Accontentatevi!) con le coreografie di Nùreiev (come sopra).
Non sto lì nemmeno mezz'ora, mi si chiudono gli occhi. E vabbé, prendo la metro e via verso il letto. Lui sì che mi capisce...!
E anche il secondo dei 31 Tage in Wien si è concluso.

A presto con i ViennAggiornamenti!

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